SDG: tagliare la nebbia - CIDSE

SDG: tagliare la nebbia

Denise Auclair, responsabile per le politiche e l'advocacy del CIDSE, in merito alla rapida ascesa alla fama degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).

Gli SDG hanno avuto una vita breve ma già intensa. Assenti dal mandato iniziale per la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile "Rio + 20", proposto dalla Colombia nel 2011, sono stati visti da alcuni come un'alternativa alle controverse discussioni sull'economia verde, previste da altri come uno dei principali risultati di Rio +20. Allora, cosa è stato ottenuto e cosa no? Una risposta, attraverso tre domande.

Una serie futura di obiettivi di sviluppo (sostenibile) o due?
Rio + 20 ha fornito un processo distinto per gli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma "coerente e integrato nell'agenda di sviluppo delle Nazioni Unite oltre il 2015", ovvero il seguito degli obiettivi di sviluppo del millennio (MDG). Date le sfide interconnesse dell'eliminazione della povertà, della sostenibilità ambientale e dell'equa distribuzione delle risorse naturali limitate, nonché dei rischi di duplicazione, questi due percorsi devono convergere in un unico quadro futuro.

Chi definirà gli obiettivi e come?
Rio + 20 incarica un gruppo di lavoro ad hoc di definire obiettivi che "incorporino in modo equilibrato tutte e tre le dimensioni dello sviluppo sostenibile e le loro interconnessioni" con focus sulle aree prioritarie guidate dal documento finale, attraverso un "processo intergovernativo inclusivo e trasparente" con input iniziale degli esperti delle Nazioni Unite. Imparando dalle carenze degli OSM, il successo degli obiettivi dipenderà dalla misura in cui questo processo coinvolge donne e uomini che vivono in povertà e sono alle prese con il degrado ambientale.

Chi sarà responsabile del raggiungimento degli obiettivi?
Rio + 20 stabilisce obiettivi che saranno "universalmente applicabili a tutti i paesi, tenendo conto delle diverse realtà nazionali, capacità e livelli di sviluppo", impegnando gli stati a "mobilitare (e) risorse finanziarie ... per raggiungere questo obiettivo". Questo pone le basi per affrontare i modelli di consumo e produzione insostenibili stabiliti dai paesi industrializzati. Il processo incaricato da Rio + 20 verso una strategia di finanziamento per lo sviluppo sostenibile deve portare i meccanismi strutturali per il riorientamento lontano dalle attività dannose, verso scopi sostenibili ed equi. Dovrà essere chiarita la responsabilità giuridica per gli attori pubblici e privati ​​nel realizzare o minare gli obiettivi.

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