PR: “Aiuti al settore privato: promuovere investimenti responsabili? L'America Latina come banco di prova ”- CIDSE

PR: “Aiuti al settore privato: promuovere investimenti responsabili? L'America Latina come banco di prova ”

L'21st di marzo 2013, l'alleanza delle organizzazioni della società civile tra cui ALOP, CIDSE, CIFCA, COUNTER BALANCE, EURODAD, GRUPO SUR e OIDHACO, ha organizzato un evento presso il Parlamento europeo chiamato "Aiuti al settore privato: promuovere investimenti responsabili? L'America Latina come banco di prova ”.

I partecipanti della Commissione europea e altre organizzazioni della società civile hanno avviato un dibattito volto ad aprire dialoghi tra i diversi attori coinvolti e a generare discussioni sulla politica di cooperazione allo sviluppo riveduta proposta dalla Commissione europea, che hanno un focus esplicito sulla riduzione della povertà.

Questa nuova politica proposta coinvolge il settore privato come attore centrale dello sviluppo attraverso "meccanismi di fusione", noti come strumenti di investimento che mescolano sovvenzioni dell'UE con prestiti, come l'esempio dell'investimento in strutture dell'America latina (LAIF) dell'UE.

Camilo Tovar, economista e investigatore su questioni di cooperazione allo sviluppo, ha presentato i risultati di quattro casi studio di progetti finanziati dal LAIF. Alcune delle sue conclusioni e preoccupazioni principali erano la mancanza di trasparenza e accesso alle informazioni. Tovar ha anche formulato alcune raccomandazioni alla Commissione europea, suggerendo che dovrebbero esserci criteri di selezione migliori per i progetti più focalizzati sullo sviluppo piuttosto che sulla redditività finanziaria.

Le organizzazioni della società civile hanno anche espresso preoccupazione per questi nuovi fondi del meccanismo e hanno sollevato dubbi sul fatto che l'obiettivo finale della riduzione della povertà e della coesione sociale nel caso dell'America Latina continuerà a essere il primo obiettivo. Per garantire ciò, le alleanze delle ONG hanno chiesto al Parlamento europeo di esercitare la sua funzione di controllo democratico e di salvaguardare l'uso delle sovvenzioni dell'UE per lo sviluppo come inizialmente previsto.

È importante che prima di esplorare ulteriormente questi meccanismi di miscelazione, rispondiamo alla domanda su chi stia davvero beneficiando della riveduta politica di cooperazione allo sviluppo europea.

Per domande si prega di contattare: Cayetana Carrión, Responsabile della cooperazione al programma, tel: +32 2 233 37 50, carrion (at) cidse.org

BORRADOR_FINAL_COMUNICADO_DE_PRENSA.pdf

Condividi questo contenuto sui social media