Questa estate, la Commissione europea dovrebbe presentare una direttiva che introduce i diritti umani e la due diligence ambientale per le aziende con sede e che operano nell'Unione europea. Il CIDSE ei suoi alleati hanno sostenuto una tale legislazione, anche attraverso un appello firmato da oltre 230 vescovi in tutto il mondo. Questo è un primo passo cruciale per garantire che le operazioni delle imprese non contribuiscano a ulteriori violazioni dei diritti umani e al degrado della nostra casa comune.
Gli aspetti ambientali della prossima direttiva saranno fondamentali per garantire che le disposizioni che conterrà facciano la differenza nella vita degli europei e delle persone in tutto il mondo, un Green Deal europeo efficace e il raggiungimento degli obiettivi climatici. Impatti ambientali e diritti umani sono strettamente intrecciati, ma spesso la legislazione si concentra esclusivamente su un approccio ai diritti umani, il che significa che quando gli impatti ambientali negativi non costituiscono direttamente una violazione dei diritti umani, potrebbero non essere considerati come tali. Tuttavia, il godimento dei diritti fondamentali come il diritto al cibo, all'acqua e una vita sana sono chiaramente legati all'accesso a un ambiente sano, specialmente per le comunità del Sud del mondo, i cui mezzi di sussistenza dipendono spesso direttamente dall'accesso alle risorse naturali.
In questa nuovo briefing, CIDSE, Amnesty International, Client Earth, ECCJ, Fern, Forest Peoples Programme, Global Witness e Anti-Slavery International stabiliscono gli standard ambientali minimi che la futura legislazione dell'UE dovrebbe fornire.
Contatto CIDSE: Giuseppe Cioffo, Corporate Regulation Officer (cioffo (at) cidse.org)
Foto di copertina:
Il crollo della diga di sterili appartenente alla società mineraria Samarco, di proprietà di Vale e Anglo-Australian BHP, ha causato un'alluvione di fango che ha inondato diverse case nel distretto di Bento Rodrigues, Comune di Mariana, Minas Gerais, Brasile nel novembre 2015.
Credito: Rogério Alves / TV Senado.