Foto: CIDSE.
Oggi, 31 marzo 2022, un gruppo di 82 organizzazioni della società civile, tra cui il CIDSE, ha inviato una lettera aperta al presidente della Commissione europea von der Leyen, al vicepresidente Jourova e ai commissari Breton, Dalli e Reynders, nonché ai deputati e Rappresentanze permanenti, chiedendo un approccio gender-responsive nella Corporate Sustainable Due Diligence Directive.
La proposta di Corporate Sustainability Due Diligence Directive adottata dalla Commissione Europea il 23 febbraio stabilisce regole per le aziende per il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente nelle catene del valore globali.
Tuttavia, nonostante il suo potenziale rivoluzionario, la proposta della Commissione non tiene conto del genere e rischia di lasciare indietro donne e ragazze.
Il testo attuale non riconosce il fatto che le violazioni dei diritti umani e delle imprese hanno impatti differenziati su individui e gruppi in situazioni di emarginazione, comprese donne e ragazze. Ciò si presenta come una grande delusione quando oltre 60 organizzazioni hanno scritto alla Commissione europea nel novembre 2021, esortandole a garantire che la prossima proposta sia sensibile al genere e fortemente allineata con la strategia dell'UE per l'uguaglianza di genere
e il piano d'azione per il genere III.
Mentre la proposta viene presentata al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea, la lettera invita i responsabili politici a migliorare la proposta per garantire che sia sensibile al genere.
La sensibilità al genere deve essere inclusa in tutte le fasi del processo di due diligence; in caso contrario, renderà invisibili i rischi specifici e le barriere aggiuntive che devono affrontare le donne e/o i gruppi in situazioni di vulnerabilità.
Vedere la lettera aperta con l'elenco dei firmatari nel collegamento sottostante: