Oltre 40 organizzazioni della società civile convergono per sostenere politiche sostenibili e giuste per le materie prime
Comunicato stampa, 26 settembre 2023
Oggi segna il lancio ufficiale della Coalizione delle CSO sulle materie prime, una convergenza vitale di oltre 40 organizzazioni della società civile (OSC) dell'UE e non solo, tra cui CIDSE. Questa coalizione risponde alla crescente domanda di metalli, fondamentale per inaugurare le transizioni verde e digitale a livello globale.
In vista della conferenza sulle materie prime dell’IEA del 28 settembre a Parigi, la coalizione appena formata sottolinea la necessità fondamentale di discussioni più inclusive sulle politiche sostenibili sulle materie prime, sostenendo una più forte rappresentanza delle società civili nei forum globali che dettano il futuro delle materie prime.
“Il CIDSE ha fatto parte della Coalizione fin dall'inizio. Siamo convinti della necessità di coordinamento tra le organizzazioni della società civile che lavorano sulla questione delle politiche comunitarie sulle materie prime. Dobbiamo unire le forze e condividere le competenze poiché tutti i processi per “garantire l’approvvigionamento minerale dell’UE” si stanno svolgendo a un ritmo molto rapido a livello dell’UE”.
Kim Claës, Responsabile del cambiamento sistemico CIDSE.
“Lavorare insieme nella Coalizione ci consente di dare forma al lavoro di advocacy con i nostri membri e partner nei paesi ricchi di minerali in cui avviene l’estrazione. Si confrontano direttamente con la distruzione della loro terra, l'inquinamento e la criminalizzazione dei loro leader sociali causata dalle politiche aggressive dell'UE sulle materie prime. La Coalizione ci aiuta a fornire spazi per esprimere le loro preoccupazioni e richieste”.
sfondo
Le attuali richieste di materie prime stanno vivendo una crescita esponenziale, una traiettoria che comporta gravi ripercussioni tra cui la perdita di biodiversità, violazioni ambientali e dilaganti abusi dei diritti umani. Queste ripercussioni sono indissolubilmente legate alle catene del valore che vanno dall’estrazione mineraria alla gestione delle materie prime a fine vita. Questa tendenza allarmante, facilitata dalla corruzione e da normative inadeguate in molte regioni, rappresenta una minaccia sostanziale per gli ecosistemi vulnerabili e le comunità più ampie, lasciando spesso inascoltate le preoccupazioni e le voci delle popolazioni indigene e delle comunità locali.
A luglio, il collettivo delle organizzazioni della società civile ha espresso preoccupazioni critiche prima che la commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) e il commercio internazionale (INTA) votassero sul regolamento sulle materie prime critiche (CRMR). Ha sottolineato l’urgente necessità di valutazioni dettagliate dei diritti umani e degli impatti ambientali invece di una mera attenzione alle certificazioni. Inoltre, il gruppo ha chiesto una riduzione del consumo di materie prime dell’UE di almeno il 10% entro il 2030, sostenendo un approccio di economia circolare nel CRMA come essenziale per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo.
Vision
La coalizione aspira a un futuro trasformativo, con l’obiettivo di guidare le politiche dell’UE verso la sostenibilità, salvaguardando sia le persone che il pianeta. L’agenda è chiara: divergere da un quadro economico insostenibile basato sulla crescita e dipendente dall’estrazione incessante, a uno che dia priorità al pianeta e ai diritti umani rispetto al profitto.
Punti di azione urgenti
La coalizione sollecita un approccio trasformativo al consumo, abbandonando la dipendenza dall’estrattivismo verso un sistema che dia priorità all’efficienza e alla sufficienza delle risorse. Questo approccio prevede la promozione di una società circolare che non solo riduca la produzione e il consumo, ma promuova la condivisione della proprietà e incoraggi l’adozione di iniziative come l’estrazione di rifiuti urbani e di rifiuti rispetto all’estrazione di materiali vergini. Per realizzare ciò, la coalizione ritiene che l’UE debba stabilire obiettivi vincolanti e quadri legislativi solidi che possano favorire modelli di business alternativi.
Inoltre, la coalizione chiede di rafforzare i meccanismi normativi che supervisionano le operazioni aziendali globali. Ciò implica la creazione di legislazioni inclusive che rendano le aziende responsabili del rispetto dei diritti umani e degli standard ambientali. La coalizione propone di designare alcune aree come sensibili dal punto di vista ambientale e quindi interdette all’attività mineraria e di imporre una moratoria sull’attività mineraria in acque profonde sia nelle acque internazionali che in quelle dell’UE. La trasparenza viene evidenziata come un elemento critico in questo nuovo panorama normativo, sottolineando il coinvolgimento trasparente delle comunità in tutte le fasi del ciclo di vita di una miniera e promuovendo l’apertura nei progetti minerari dell’UE.
Robin Roel, funzionario associato per le materie prime presso l'Ufficio europeo dell'ambiente (EEB) e coordinatore della coalizione, ha osservato:
“Oggi, presentando la Raw Materials Coalition, non stiamo solo lanciando un’iniziativa; stiamo dando vita a un movimento che prospera sulla cooperazione, rispetta ogni voce e onora il valore intrinseco delle nostre risorse naturali”.
“La Coalizione è un appello all’azione per un domani più equo e giusto, non come un’opzione, ma come l’unica via da seguire. Per troppo tempo, le voci della società civile sono state messe da parte nei dibattiti critici sulla definizione del futuro del nostro mondo. È ora di cambiare la situazione.
La Raw Materials Coalition invita tutte le parti interessate, compresi governi, imprese e società civili, a unirsi in questo sforzo, amplificando le voci che contano, promuovendo un discorso intriso di rispetto per i diritti umani e l’integrità ambientale e facendo eco ai sentimenti delle comunità a livello mondiale. il livello di base.
ENDS
Note per gli editori
Leggi il nostro documento di posizione per una panoramica completa delle nostre principali richieste in merito alla legge sulle materie prime critiche
Per saperne di più, vai al sito web della coalizione.
Persona di contatto CIDSE: Kim Claes (claes(at)cidse.org)
Credito fotografico di copertina: Robin Roels, EEB