L’Europa dovrebbe rimanere vigile sulla situazione in Guatemala – CIDSE

L’Europa dovrebbe rimanere vigile sulla situazione in Guatemala


La CIDSE invita l'UE, i suoi Stati membri e la Svizzera a mantenere la vigilanza sulla situazione socio-politica del Guatemala fino al 14 gennaio 2024 e oltre.


A seguito dell’appello della nostra rete del 15 novembre 2023, “La lotta per la democrazia e lo stato di diritto in Guatemala’, le organizzazioni membri della CIDSE[1] desiderano applaudire la risoluzione del Parlamento europeo (2023/3031(RSP)) [2]. Allo stesso tempo, il CIDSE invita a continuare a monitorare gli sviluppi sociali e politici in Guatemala.

Dato che storicamente in America Latina, le festività natalizie sono state ripetutamente utilizzate per spingere controverse decisioni politiche ed economiche, per aumentare le misure di repressione sociale e per preparare colpi di stato; chiediamo al Parlamento Europeo di monitorare da vicino la situazione, soprattutto durante il periodo festivo, che dovrebbe essere un momento di pace per tutta l'umanità in tutto il mondo;

Dato che quattro magistrati della Corte Elettorale Suprema (TSE) hanno lasciato il paese dopo che il Congresso ha votato per privarli della loro immunità, in un chiaro tentativo da parte della maggioranza dei membri del Congresso di interferire ulteriormente nei risultati delle elezioni;

Dato che i leader delle comunità indigene e rurali sono sempre più criminalizzati e minacciati per quanto riguarda la loro vita e il loro sostentamento; accusati con vaghe pretese giuridiche, rendendoli incapaci di svolgere le loro attività;

Dato che la popolazione che sostiene pacificamente sia il presidente eletto che i leader indigeni e sociali vive sempre più nella paura;

Considerati i tentativi in ​​corso di dichiarare incostituzionali le elezioni, con l'obiettivo di annullarne i risultati, anche se le missioni di osservazione condotte dalla comunità internazionale hanno dimostrato con fermezza che non vi erano indizi di frode;

Vista la recente risoluzione della Corte Costituzionale del Guatemala del 14 dicembre che esorta a garantire che tutti i funzionari eletti possano iniziare il loro mandato il 14 gennaio, ma allo stesso tempo lascia la possibilità di continuare le indagini nei confronti degli eletti;

Dato che il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione (2023/3031(RSP), chiediamo al Parlamento europeo e al Parlamento svizzero:

  • Per monitorare attentamente il rispetto delle raccomandazioni della Risoluzione Europea del 13-12-2023,
  • Continuare a monitorare gli sviluppi politici in Guatemala, con l’obiettivo di garantire che il presidente democraticamente eletto Bernardo Arévalo e la sua vicepresidente Karin Herrera siano ufficialmente insediati il ​​14 gennaio 2024 e non siano ulteriormente criminalizzati con pretese legali,
  • Continuare a sostenere la fine della criminalizzazione e dei procedimenti giudiziari contro i politici dell'opposizione, i difensori dei diritti umani[3] e i giudici e giuristi indipendenti in modo che la Corte elettorale suprema possa funzionare nuovamente normalmente, 
  • Monitorare da vicino gli sviluppi politici durante le prossime festività natalizie in Guatemala, con l'obiettivo di prevenire un aumento della repressione e accuse infondate da parte degli oppositori dell'attuale governo.[


Note:

[1] CIDSE è una famiglia internazionale di organizzazioni cattoliche per la giustizia sociale provenienti da Europa e Nord America.
, https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2023-0485_ES.pdf.
, https://www.eda.admin.ch/eda/en/fdfa/fdfa/publikationen/alle-publikationen.html/content/publikationen/en/eda/menschenrechte-humanitaeres-migration/Leitlinien-zum-Schutz-von-HRD; https://www.eeas.europa.eu/sites/default/files/eu_guidelines_hrd_en.pdf.

Ulteriori informazioni:



Foto di copertina: bandiera del Guatemala di Gus Mac Leoud, Creative Commons

Condividi questo contenuto sui social media