Fame a Gaza: una strategia israeliana – CIDSE

Fame a Gaza: una strategia israeliana

Nella Giornata mondiale del rifugiato, il CIDSE richiama l'attenzione sugli 1.7 milioni di palestinesi sfollati, che hanno un disperato bisogno di un cessate il fuoco.

Nota: questo video era originariamente pubblicato sul sito web del CCFD-Terre Solidaire su 24 April 2024. 

Un'organizzazione partner del membro francese CIDSE CCFD-Terre Solidaire, CMDC (Community Development and Media Center) è stato pesantemente colpito dalla guerra. Da ottobre, in seguito allo scoppio delle operazioni militari israeliane, le loro attività sono state sospese. Molti dei loro dipendenti sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani e quasi tutti sono stati sfollati più volte e si trovano ancora in situazioni più che precarie.  

Coloro che rimangono a Gaza testimoniano gli effetti del blocco e del mancato accesso agli aiuti umanitari per una popolazione che non è più in grado di nutrirsi e raccolgono testimonianze.  

Questo breve video di una famiglia bloccata nel nord della Striscia di Gaza testimonia la dura realtà quotidiana che le persone devono affrontare. (disponibile anche con Sottotitoli francesi

Le testimonianze presenti in questo video sono state raccolte dal partner del CCFD CDMC (Community Development and Media Center) nel nord della Striscia di Gaza


Informazioni aggiuntive:

  • Con sede a Gaza City, CDMC (Community Development and Media Center) è un'organizzazione che sostiene e aiuta i giovani laureati e i professionisti dei media ad esprimere liberamente le proprie opinioni e pensieri. 

Contatto CIDSE: Dorien Vanden Boer, responsabile delle politiche (vandenboer(at)cidse.org)

Foto di copertina: Palestinesi sfollati hanno montato le loro tende vicino al confine egiziano. Sono fuggiti nella città di Rafah, a causa dell'invasione delle città della Striscia di Gaza da parte dell'esercito israeliano, l'8 marzo 2024. Credit: Anas-Mohammed.

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