Una campagna della società civile europea incentrata sulle istituzioni dell'UE e sugli Stati membri
Oggi il CIDSE si è unito a oltre 160 organizzazioni che hanno chiesto alla leadership dell'UE di sospendere l'accordo di associazione UE-Israele sulla base delle gravi violazioni dei diritti umani da parte di Israele.
L'appello arriva sulla scia delle recenti misure provvisorie emesse contro Israele dalla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ). Il 26 gennaio 2024, l'ICJ ha stabilito che le azioni di Israele a Gaza rappresentavano un plausibile rischio di violazioni della convenzione sul genocidio e ha ordinato al paese di adottare misure preventive per proteggere la popolazione civile di Gaza. Il 28 marzo, la Corte internazionale di giustizia ha ribadito il ordine che ha emesso a Israele di attuare queste misure. Quindi, il 24 maggio, tLa corte ha inoltre ordinato Israele deve cessare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah e aprire il valico di Rafah per consentire l'accesso senza restrizioni ai servizi e agli aiuti umanitari. Nonostante la natura vincolante di questi ordini, Israele non ha ottemperato.
Il 19 luglio 2024, la Corte internazionale di giustizia ha emesso un parere consultivo sul 'Conseguenze legali derivanti dalle politiche e dalle pratiche di Israele nei territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme Est'. Ha scoperto che Israele sta commettendo violazioni sistemiche dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale nel territorio palestinese occupato (Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est), incluso il divieto di trasferimento forzato. Ha anche concluso che Israele ha soppresso il diritto palestinese all'autodeterminazione e violato il divieto di acquisizione di territorio con la forza.
Ai sensi del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, queste violazioni sono considerate gravi. Il loro continuo verificarsi è incompatibile con la clausola sui diritti umani (art. 2) nell'Accordo di associazione che stabilisce il rispetto dei diritti umani e dei principi democratici come un "elemento essenziale" dell'accordo. Sospendere l'accordo a causa della violazione da parte di Israele delle clausole sui diritti umani dell'accordo è un "obbligo per l’UE di essere coerente con i propri principi e valori”.
Pertanto, il collettivo di organizzazioni che hanno sottoscritto questa dichiarazione invita gli Stati membri dell'UE a usare la loro influenza e tutte le misure legali disponibili per convincere Israele ad astenersi da azioni che violano le norme imperative del diritto internazionale. Questi sarebbero passi necessari verso la responsabilità per gravi violazioni del diritto internazionale che possono aprire la strada a una soluzione pacifica sia per i palestinesi che per gli israeliani.
Leggi il testo completo della dichiarazione in inglese
Informazioni aggiuntive:
CCFD-Terre Solidaire, Organizzazione membro del CIDSE in Francia, ha pubblicato un articolo sul proprio sito web intitolato “Violenza in Cisgiordania: UE e Francia devono agire". L'articolo è originariamente in francese.
Contatto CIDSE: Dorien Vanden Boer, responsabile delle politiche per Israele e territori palestinesi occupati, vandenboer(at)cidse.org