Fermare l'attacco di Israele alla società civile, alla giustizia e ai diritti umani: un invito all'azione – CIDSE

Fermare l'attacco di Israele alla società civile, alla giustizia e ai diritti umani: un invito all'azione

Dichiarazione congiunta della società civile


Con l'inizio della sessione estiva della Knesset israeliana il 4 maggio, le organizzazioni firmatarie osservano con grave preoccupazione la una serie di iniziative legislative e misure politiche, attualmente in fase di esame legislativo, che rappresentano una minaccia esistenziale alla sopravvivenza e al mandato delle organizzazioni per i diritti umani in Israele.

In un contesto sempre più repressivo, queste proposte sembrano concepite per ostacolare la giustizia, reprimere il dissenso e mettere a tacere coloro che si battono per la responsabilità e i diritti umani. Queste proposte di legge minerebbero drasticamente la sostenibilità finanziaria e operativa delle Organizzazioni per i Diritti Umani (HRO) e imporrebbero severe sanzioni penali a coloro che collaborano con meccanismi giuridici internazionali, come la Corte Penale Internazionale (CPI). Prendono inoltre di mira le ONG internazionali (INGO) e i singoli individui attraverso norme restrittive in materia di registrazione e ingresso. Queste misure erodono ulteriormente lo spazio civico e consolidano un sistema di oppressione, in particolare nel contesto delle ostilità in corso a Gaza.

Panoramica delle principali minacce legislative

  1. Proposta di legge sulla tassazione delle ONG: Questo emendamento alla Legge sulle Associazioni introduce una tassa dell'80% sui finanziamenti statali esteri alle ONG, colpendo in modo sproporzionato le organizzazioni critiche nei confronti del governo israeliano. Vieta l'accesso ai tribunali alle ONG finanziate principalmente da stati esteri e concede al Ministro delle Finanze il potere discrezionale di esentare le organizzazioni favorite, creando così opportunità di manipolazione politica e controllo sulla società civile. La Commissione Costituzione, Diritto e Giustizia della Knesset ha già tenuto la sua prima discussione sulla bozza di emendamento il 5 maggio, dove l'obiettivo illegittimo e antidemocratico del disegno di legge è emerso inequivocabilmente. Ulteriori udienze seguiranno nelle prossime settimane.

  2. Progetto di legge sulla cooperazione della CPI: Questo disegno di legge criminalizza qualsiasi forma di cooperazione con la CPI, inclusa la documentazione o la testimonianza su presunti crimini di guerra, con pene fino a cinque anni di carcere. Impone l'obbligo di denuncia dei contatti con la CPI, dissuadendo così la società civile dal coinvolgere i meccanismi di giustizia internazionale ed estendendo il rischio di ripercussioni finanziarie agli attori internazionali. 

  3. Proposta di legge sulla registrazione delle ONG internazionali e diniego di ammissione a sostegno della responsabilità internazionale: Nuova direttiva che conferisce alle autorità israeliane il potere di negare o revocare la registrazione in Israele alle ONG internazionali che operano nei Territori Palestinesi Occupati (TPO) e di negare il visto di lavoro al personale internazionale sulla base di criteri politici vagamente definiti. A coloro che sostengono la responsabilità internazionale potrebbe essere vietato l'ingresso o la residenza in Israele. 

Nel complesso, queste misure legislative costituiscono uno sforzo coordinato per delegittimare il lavoro sui diritti umani, criminalizzare il dissenso e proteggere la condotta di Israele nei Territori Palestinesi Occupati dall'esame e dalla responsabilità internazionale.

Un appello all’azione dell’UE

La comunità internazionale, e in particolare l'Unione Europea, ha già contribuito a rallentare o bloccare l'adozione di leggi simili. La esortiamo a farlo nuovamente. Il silenzio in questo momento critico equivarrebbe a complicità e minerebbe l'impegno di lunga data dell'UE nei confronti del diritto internazionale, della protezione dello spazio civico e dei diritti umani. In particolare, esortiamo: 

  • Rappresentanti dei Ministeri degli Affari Esteri europei e del Servizio europeo per l'azione esterna di usare la loro influenza sulle controparti israeliane a livello sia politico che tecnico, esortandole a ritirare i progetti di legge, emettendo al contempo una chiara condanna pubblica di qualsiasi legislazione che limiti la libertà di espressione e di associazione e riaffermando la legittimità di meccanismi giuridici internazionali come la CPI.
  • Membri del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali sollevare queste preoccupazioni attraverso meccanismi parlamentari (risoluzioni, interrogazioni orali, audizioni) e lettere congiunte alle autorità nazionali e internazionali, esortandole a rispondere pubblicamente e in modo deciso.
  • La Commissione europea per garantire finanziamenti flessibili e a lungo termine alle organizzazioni per i diritti umani e sostenere l'attivazione dello Statuto di blocco dell'UE per proteggere gli attori europei che interagiscono con la CPI da ritorsioni straniere.

In questo momento cruciale, l'UE deve rafforzare il proprio impegno nei confronti della giustizia internazionale e proteggere gli attori che la difendono.

Elenco dei firmatari:

  1. 11.11.11
  2. ACT Alliance EU
  3. Al Haq
  4. Al Haq Europa
  5. BA4P/BACBI
  6. Broederlijk Delen
  7. Istituto del Cairo per gli studi sui diritti umani
  8. CIDSE - Famiglia internazionale delle organizzazioni cattoliche di giustizia sociale
  9. CNCD-11.11.11
  10. Diakonia
  11. Entraide et Fraternité
  12. Diritti EuroMed
  13. FGTB-ABVV
  14. Human Rights Watch
  15. Federazione internazionale per i diritti umani (FIDH)
  16. Jerusalem Legal Aid and Human Rights Center (JLAC)
  17. KURVE Wustrow – Centro per la formazione e il networking nell’azione non violenta
  18. Oxfam
  19. Pax Christi Fiandre
  20. Pax Christi International
  21. Sadaka - The Ireland Palestine Alliance
  22. Comitato pubblico contro la tortura in Israele (PCATI)
  23. Viva Saluto
  24. Vredesactie
  25. Vrede vzw
  26. Weltfriedensdienst eV


Contatto CIDSE: Dorien Vanden Boer, responsabile delle politiche per Israele e territori palestinesi occupati, vandenboer(at)cidse.org

Foto di copertina: Gaza, novembre 2023. Crediti: CRS.

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