Agricoltura, cibo e guerra in Ucraina – CIDSE

Agricoltura, cibo e guerra in Ucraina

Analisi in 11 domande

Un documento per comprendere una situazione complessa e per dimostrare perché alcune soluzioni potrebbero essere controproducenti da CCFD-Terre Solidaire, Fondation pour la Nature et l'Homme, Friends of the Earth France, Greenpeace, Action Against Hunger e FNAB.
Maggio 2022


Dall'inizio dell'aggressione russa in Ucraina, i prezzi dei generi alimentari sono già aumentati del 16.9% ed 170 milioni di persone sono cadute in condizioni di estrema povertà nel mondo. In risposta, la Commissione Europea ha optato per “produrre di più”, ad esempio ricoltivando aree di interesse ecologico (maggese). Questa visione, che porta a misure di emergenza, è però lontana dalla realtà della situazione: l'attuale rialzo dei prezzi non è dovuto tanto alla mancanza di offerta, quanto a mercati internazionali strutturalmente carenti.

  • Quali sono le vere cause dell'aumento dei prezzi del cibo?
  • Quali paesi e popolazioni saranno maggiormente colpiti dalla situazione nei prossimi mesi?
  • Dovremmo produrre di più in Europa per “nutrire il mondo”?
  • L'agroecologia è una soluzione per combattere l'insicurezza alimentare e preservare gli ecosistemi?
  • Qual è il livello di indipendenza, sostenibilità e resilienza dell'agricoltura europea?

Queste domande, così come molte altre, continuano ad apparire nelle notizie. Di fronte a questa situazione, sei organizzazioni, tra cui CCFD-Terre Solidaire – L'organizzazione francese membro del CIDSE – propone una decodifica congiunta volta a mettere in luce la complessità delle questioni agroalimentari in gioco in questa crisi ea decostruire alcune affermazioni emerse nelle ultime settimane. Questa decodifica è essenziale per comprendere correttamente l'imminente aumento dei prezzi dei generi alimentari e per prevenire soluzioni a breve termine che in ultima analisi metterebbero a repentaglio la sicurezza alimentare globale, accelerando al contempo il collasso della biodiversità e il cambiamento climatico.

Scopri le 11 domande per decodificare la situazione:

  1. Quali sono le conseguenze dell'assalto russo in Ucraina sull'agricoltura e il cibo nel mondo?
  2. Quali paesi e popolazioni saranno maggiormente colpiti nei prossimi mesi dall'impatto di questa guerra sull'agricoltura e l'alimentazione?
  3. Abbiamo bisogno di produrre di più in Europa per “nutrire il mondo”?
  4. Vale la pena consentire la produzione in aree di interesse ecologico (compresi i terreni incolti)?
  5. La strategia "dalla fattoria alla tavola" implica la decrescita e dovrebbe essere messa in discussione?
  6. In che modo il sistema agricolo e alimentare industriale e globalizzato è controproducente nella lotta alla fame?
  7. In che modo l'agroecologia può essere una soluzione a lungo termine per combattere l'insicurezza alimentare e proteggere gli ecosistemi?
  8. La Francia contribuisce alla crescita di sistemi agricoli e alimentari sostenibili nei paesi in via di sviluppo?
  9. In che misura l'agricoltura in Francia è indipendente, sostenibile e resiliente?
  10. È possibile ridurre rapidamente il bestiame in Francia e nell'UE e quali dovrebbero essere le conseguenze a lungo termine?
  11. È vantaggioso ridurre gli agrocarburanti nel mezzo di una crisi energetica?

Lettura aggiuntiva
"Il cosa, come e perché della crisi alimentare globale”, Intervista CIDSE a Valentin Brochard, Food Sovereignty Advocacy Officer presso CCFD Terre Solidaire, maggio 2022

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